Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche.
Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all'età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: "Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo".
Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
In quest'ottica ha fondato il festival "Omaggio a Venezia", al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell'esperienza, il festival "Omaggio a Roma" (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l'ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival "Uto Ughi per Roma" di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Nell'Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.
Ultime incisioni sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma.
Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.
Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
UTO UGHI showed a remarkable talent from his earliest childhood; in this first public concert at the age of seven he played the Chaconne from Bach’s Partita No. 2 and several Paganini Capriccios.
He then went on studying with Georges Enescu, who had been Yehudu Menuhin’s teacher.
In 1959, UTO UGHI started touring Europe, giving concerts in most European capitals and also in Italy, where he is regularly still appearing with the major orchestras as well as on the Italian Radio.
One critic, as early as 1952, wrote: “Uto Ughi must consider himself an artistically and technically mature artist”.
In 1963 he was invited to come to Australia and New Zealand for a long Celebrities Series concert tour by the Australia Broadcasting Commission (A.B.C.).
Considered one of the finest violinists in the world today, UTO UGHI has appeared with the most important European and American Orchestras, including: Concertgebouw in Amsterdam, the Boston Symphony, the Philadelphia Orchestra, the New York Philharmonic, the Washington Symphony under the direction of conductors such as Celebidache, Colin Davis, Haitink, Sinopoli, Sargent, Rozhdestvenskj, Leitner, Prêtre, Rostropovich, Cluytens, Kondrashin, Chung, Masur, Bishkof, Ceccato.
His public appearances are so successful that requests for more concerts come flooding in from the United States, Canada, the Soviet Union, Australia and Japan.
He has appeared as soloist with the most prestigious English orchestras, such as the London Philharmonic, the London Symphony, the Royal Philharmonic, the Philharmonia Orchestra and the BBC Orchestra.
His success at the Salzsburg and Vienna Festivals, where he performed Mozart in the double role of soloist and conductor, was particularly brilliant.
For the “Italia 2000” celebrations in Russia, he gave a concert with the Bolshoi Theatre Orchestra for an audience that included the most distinguished representatives of the Russian government and culture.
He has appeared with the London Symphony Orchestra under the direction of Rostropovich, with Zubin Mehta and the New York Philharmonic, concerts which were so memorable that they were headlined in the international press.
In November 1990, during his official state visit to England, was asked by the then Italian President Cossiga to play for the Queen.
In 1992, the Washington Post wrote a rave review of his performance of the Beethoven Concerto with Rostropovich: “Uto Ughi, a violinist whose mind is as interesting as his hands”. He showed a fine sense of form with excellent technique and perfect aplomb”.
UTO UGHI founded the “Homage to Venice” Festival, to collect funds for the restoration of Venetian historic monuments.
In 1978 he was named permanent member of the St. Cecilia Academy.
His long list of recordings under the RCA Victor Red (BMG) label includes performances of the Beethoven and Brahms Concertos with Sawallisch, the Tchiakowsky Concerto with Kurt Sanderling, the Mendelssohn and Bruch Concertos with Prêtre, a group of Beethoven Sonatas with Sawallish at the piano, the complete Mozart’s Concertos, a Viotti Concerto, Vivaldi’s “Four Season”, three Paganini Concertos in the double role of soloist and conductor, the Dvorak Concerto with Leonard Slatkin, conducting the Philharmonia Orchestra and the complete Bach Sonatas and Partitas for solo violin. The last recording is “Violino Romantico” in 2013, by Sony Classical, a collection of emblematic Romance pieces for Violin.
Another particular event in the life of this Artist is the publication of his book “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”: the unbelievable story of a life, totally dedicated to music (Ed. Einuadi – 2013).
UTO UGHI plays a Guarnieri del Gesù of 1744 which, with its deep, warm sound, is probably one of the most beautiful Guarneris in existence, and a Stradivarius of 1701, known as “Kreutzer” because it once belonged to the violinist by that name to whom Beethoven dedicated his famous Sonata.
Héritier de la tradiction qui a vu la naissance et le développement en Italie des premières grandes écoles pour violon, Uto Ughi a révélé, dès l'enfance, un talent extraordinaire : il a donné son premier concert à l'âge de 7 ans au Teatro Lirico de Milan, avec notamment la Chaconne de la Partita n. 2 de Bach et des Caprices de Paganini.
C'est ensuite George Enescu, qui avait déjà été le professeur de Yehudi Menuhin, qui le prend sous sa tutelle. Quand il n'avait que 12 ans, la critique disait de lui : «Uto Ughi doit être considéré un concertiste artistiquement et humainement mûr ».
En 1959 il a commencé ses grandes tournées en se produisant dans les plus importantes capitales éuropéennes. Depuis lors sa carrière n'a pas connu d'arrêt : il a joué avec les orchestres symphoniques les plus fameuses, parmi lesquelles celle du Concertgebouw d'Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philarmonic, la Washington Symphony Orchestra et bien d'autres encore, sous la direction de Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colin Devis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Metha, Nagano, Penderecki, Prêtre, Rostropovich, Sanderling, Sargent, Sawallish, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi ne limite pas ses intérêts à la musique : il est en première ligne dans la vie sociale du Pays et s'engage avec passion à la sauvegarde du patrimoine artistique national. C'est dans ce but qu'il a fondé le « Festival di Venezia », pour envisager et recueillir des fonds pour la restauration des monuments historiques de la ville. Ayant conclu cette expérience, le festival « Omaggio a Roma » se situe dans la même ligne idéale tout en visant particulièrement à la diffusion du grand patrimoine musical international : des concerts gratuits ouverts au public et tout spécialement aux jeunes et la mise en valeur des jeunes talents qui ont étudié aux Conservatoires italiens.
A partir de 2003, Uto Ughi est idéateur, fondateur et directeur artistique du Festival « Uto Ughi per Roma ».
Il a été récemment invité par la Présidence du Conseil des Ministres à présider une Commission chargée d'étudier une campagne de communication pour favoriser la diffusion de la musique classique chez le publique des jeunes.
Le 4 septembre 1997 le Président de la République lui a conféré le titre de Chevalier de la Grande Croix pour ses mérites artistiques.
En avril 2002 il a reçu la Laurea Honoris Causa en Sciences des Communications.
Intense son activité discographique chez BMG Ricordi S.p.A., où il a enregistré les Concerts de Beethoven et Brahms avec Sawallish, le Concert de Tchaikowsky avce Kurt Sanderling, Mendelssohn et Bruch avec Prêtre, des Sonates de Beethoven avec Sawallish au piano, l’oeuvre intégrale des Concerts de Mozart, Viotti et Vivaldi, « Le Quattro Stagioni », trois Concerts de Paganini en tant que chef et soliste, édition inédite, le Concert de Dvorak avec Leonard Slatkin et la Philadelphia Orchestra de Londres ; les Sonates et les Parties de Bach pour violon solo.
Ses dernières incisions sont : « Il Trillo del diavolo », disque « live » qui recueille les morceaux de virtuosité pour violon les plus importants ; le Concert de Schumann sous la direction de Sawallish avec la Bayerischeer Rondfuk ; les Concerts de Vivaldi avec les Filarminici de Rome ; la Symphonie Espagnole de Lalo avec l’Orchestra RAI de Turin et sous la direction de de Burgos, et la dernière incision « Violino Romantico », une recueille des morceaux de Romanticisme pour Violon les plus emblématiques, avec l’Orchestre I Filarmonici di Roma.
En 2013 il a publié son livre « Quel Diavolo di un Trillo » (Ed. Einaudi), qui raconte la vie de cet Artiste, complètement consacrée à la musique.
Uto Ughi joue d’un violon Guarneri del Gesù de 1744, l’un des plus beaux Guarneri existants, au ton chaud et au timbre sombre, et d’un Stradivari de 1701, appelé Kreutzer du nom du violoniste à qui il a appartenu et à qui Beethoven avait dédié sa célèbre Sonata.
Uto Ughi zeigte seit dem frühesten Kindesalter ein ausserordentliches Talent: schon im Alter von sieben Jähren spielte in der Öffentlichkeit die "Ciaccona" aus der Partite n° 2 von Bach und einige Kapricci von Paganini. Dann hat er seine Studien unter der Leitung von George Enescu, dem ehemaligen Lehrer von Yehudi Menuhin fortgesetzt.
Er war gerade dem letztgenannten verglichen, als er nur zwölf Jahre alt war und die Kritik schrieb damals: "Uto Ughi darf künstlerich und technisch ein reifer Vortragen betrachtet werden".
Seine grossen Tournées begann er mit Vorträgen in den wichtigsten europäischen Hauptstädten. Seitdem hat seine Laufbahn keinen Halt gekannt. Er spielte tatsächlich überall in der Welt, in den grössten Festspielen und mit den meist beruhmten Symphonieorchestren, worunter: die Concertgebouw von Amsterdam, die Boston Symphony Orchestra, die New York Philharmonic, die Washington Symphony Orchestra; die Philadelphia Orchestra und mit vielen anderen, unter der Leitung von Diregenten wie: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Angesehen als einer unter den größten Geigerspielern unserer Zeit, ist er ein echter Erbe der Tradition, die in Italien den Geburtsort und Blüten der ersten großen Geigerschulen sah.
Uto Ughi beschränkt aber nicht seine Interessen nur auf die Musik, sondern spielt er ja auch eine erstklassige Rolle in dem Sozialleben unseres Landes. Er ist vor allem darin engagiert die Italienischen Kunstschätze zu beschützen. Mit Hinblick darauf, gründete er das Festspielt "Omaggio a Venezia", damit die Notwendigkeiten der Stadt bekannt gemacht werden, und um Spenden zu sammeln für die Wiederherstellung der historischen Denkmäler der Lagunenstadt.
Nachdem diese Erfahrung geendet war, hat das Festspiel " Omaggio a Roma" (von 1999 bis 2002) ihre ideale Erbe von der tätigen Verpflichtung gesammelt. Dieses Festspiel bezweckt auf die Verbreitung von dem großen internationalen Musikvermögen durch viele frei Konzerte für Zuhörer und die Auswertung von den jungen Talenten, die in den italienischen Konservatorien gelernt haben. Diese Ideale werden in 2003 wieder aufnehmen und jetzt werden sie von dem Festspiel "Uto Ughi per Roma" vorwärtsbringen. Uto Ughi ist der Erfider, Gründer und Musikarchitekt von diesem Festspiel.
Seit kurzem hat die Ministerpräsident ihn zum Präsindent von der Kommission, die eine Kommunikationsgkampagne für die Verbreitung von der klassiche Musik unter den jungen Leute studieren soll, ernannt. Am 4. September 1997 hat der Staatpräsident ihm für seine Künstlersverdienste die Ehrung von Cavaliere di Gran Croce verliehen.
In April 2002 hat er den honoris causa Doktortitel in Kommunikationsgwissenschaft bekommen.
Die Schallplattenaufnahmen von Uto Ughi mit der RCA Victor Red Seal (BMG) sind zahlreich. Fur genannte Gesellschaft hat er die Konzerte von Beethoven und von Brahms mit Sawallisch, das Konzert von Ciaikowski mit Sanderling, die Konzerte von Mendelsohn und von Bruch mit Prêtre, einige Sonaten von Beethoven mit Sawallisch am Piano, ein Konzert von Viotti, die Gesamtheit der Konzerte von Mozart, die “Vier Jahreszeiten” von Vivaldi, 3 Konzerte von Paganini (in der ungewöhnlicher Eigenschaft von Dirigent und Solist), das Konzert von Dvorak mit Leonard Slatkin und der Philarmonia Orchestra von London, und die Sonaten und Partiten von Bach für Geige Solo auf Schallplatte aufgenommen.
Die letzte zeitliche Schallplattenaufnahmen sind: „Il trillo del diavolo“ ( eine „live „ Platte, und ein von den wichtigsten virtuosen Stücke für Geige); der Konzert von Schumann unter der Leitung von Maestro Sawallisch mit dem Bayerischen Rundfunk ; die Konzerte von Vivaldi mit den Filarmonici di Roma; die spanische Symphony von Lalo mit der Rai Orchetsra von Torino und Burgos und „Violino Romantico“, eine Sammlung von emblematischen Stücke der Romantik für Geige, mit den Filarmonici di Roma (2013). Ein weiteres Ereignis von besonderer Bedeutung ist die Veröffentlichung des Buches „Quel Diavolo di un Trillo“ (2013): die Geschichte von einem Leben der Musik gewidmet.
Uto Ughi spielt auf einer Guarneri del Gesù Geige des Jahres 1744 welche einen warmen Ton und gleichzeitig eine der schönsten bestehenden Guarneri del Gesù Geigen.
Er spielt auch auf einer Stradivari Geige des Jahres 1701 gennant “Kreutzer” weil sie dem grossen Geigerspieler Kreutzer gehörte, wozu Beethowen die berühmte Sonate widmete.
Heredero de la tradición que ha visto nacer y florecer en Italia las primeras y grandes escuelas violinísticas.
Uto Ughi ha mostrado un extraordinario talento desde su temprana infancia; a la edad de siete años se exibió por primera vez en público ejecutando la Ciaccona de la Partita nro. 2 de Bach y algunos Caprichos de Paganini. Ha cursado los estudios bajo la conducción de George Enescu, ya maestro de Yehudi Menuhin. A la edad de solo doce años la prensa escribía: “Uto Ughi debe considerarse un concertista artística y técnicamente maduro”. Ha iniciado sus grandes giras europeas exibiéndose en las más importantes capitales europeas. Desde entonces su carrera no ha conocido tregua. Ha interpretado, en efecto, en todo el mundo, en los principales Festivales con las más renombradas orquestas sinfónicas entre ellas la de Concertgebouw de Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philarmonic Orchestra, la Washington Symphony Orchestra y muchas otras, bajo la dirección de maestros tales como: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spiavakov, Temirkanov.
Uto Ughi no limita sus intereses solo a la música, sino principalmente en la vida social del país y su interés, por sobre todo, a la defensa del patrimonio artístico nacional.
En esta óptica ha fundado el festival “Omaggio a Venezia” con el fin de recoger y destinar fondos para la restauración de monumentos históricos de la ciudad lagunar. Concluída aquella experiencia, el festival “Omaggio a Roma” (del 1999 al 2002) obtiene la ideal herencia de compromiso eficaz, mirando hacia la difusión del gran patrimonio musical internacional; conciertos abiertos gratuitos al público y a la valorización de jóvenes talentos formados en concervatorios italianos.
Tales ideales han sido retomados en el 2003 y actualmente llevados a cabo en el festival “Uto Ughi per Roma” del cual Ughi es el ideador, fundador y ditector artístico.
Recientemente la Presidencia del Consejo de Ministros lo ha nombrado Presidente de la Comisión encargada de estudiar una campaña de comunicación a favor de la difusión de la música clásica en el público juvenil.
El 4 de setiembre de 1997, el Presidente de la República le ha conferido la condecoración de Cavaliere de Gran Croce por sus méritos artísticos. En abril del 2002 se le ha otorgado la Laurea Honoris Causa en Ciencias de la Comunicación.
Intensa es su actividad discográfica con la MBG Ricordi S.p.A. para la cual ha grabado: los Conciertos de Bethoven y Brahms con Sawallisch, el Concierto de Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn y Bruch con Prète, algunas Sonatas de Bethoven con Sawallisch en pianoforte, el total de los Conciertos de Mozart, Viotti, Vivaldi, “Las Cuatro Estaciones”, tres Conciertos de Paganini en edición inédita de director-solista, el Concierto de Dvorak con Leonard Slatkin y la Philarmonic Orchestra de Londres ; las Sonatas y Suites de Bach para violín solo.
La últimas grabaciones son: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” de los más importantes fragmentos virtuosos para violín); El Concierto de Schuman dirigido por el maestro Sawallish con la Bayeris-
Cher Rundfunk; los Conciertos de Vivaldi con la Filarmónica de Roma, la Sinfonía de Lalo Con la Orquesta de la RAI de Turín y de Burgos; las grabaciones discográficas para Sony Classical en el 2003, titulada “Violino Romantico”, una colección de fragmentos emblemáticos del Romanticismo para violín, con la participación de la Orquesta de Cámara I Filarmonici di Roma.
Otro evento de particular de relevancia es la publicación del libro ”Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita” ocurrido en el 2003, publicado por Einaudi: historia de una vida increíble, dedicada íntegramente a la música.
Uto Ughi interpreta con un violín Guarnieri del Gesú, que posee un sonido , de timbre profundo, y es quizás, uno de los “Guarnieri” excistentes y con un Stradivari del 1701 denominado “Kreutzer” porque perteneció al homónimo violinista al que Beethoven había dedicado la famosa Sonata.
En el 2014 dos han sido los eventos de mayor prestigio que han visto involucrado el Maestro Ughi en el proyecto europeo “all’insegna di ciò’ che può unire e non dividere”: en julio ha dado un concierto en el Teatro Bolshoi de Moscú, en ocación de la apertura del semestre italiano en Europa, el 1 de octubre luego, en ocación de la inauguración de la Presidencia italiana del Congreso de la Unión Europea (julio 2014) y, en el Día Internacional de la Música. La embajada de la República Italiana en Rumania conjuntamente con la Asociación de Música, Arte y Cultura y a la Filarmónica George Enescu, han organizado un concierto del Maestro en el Ateneo Rumeno de Bucarest. En la misma ocación, el Embajador de Bucarest le ha otorgado al maestro Ughi el segundo título de Honoris Causa, dando a la iniciativa un fuerte carácter cultural, más allá de político legado a la presidencia italiana del semestre de la Unión Europea.
En el mes de febrero ha estado invitado por el Sistema Venezolano del Maestro Abreu para conmemorar al Maestro Claudio Abbado en el primer aniversario de su muerte.
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